Pietrasanta – Pietro Cascella

Pietrasanta – Pietro Cascella

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Pietrasanta – maggio 2005

Della pittura di Emma Orsi si può dire che è come una finestra aperta su un paesaggio dirompente, ove il vitalismo è l’argomento principe.

Questo sentimento ci fa partecipi dell’amore che essa nutre per le cose del mondo, anzi del suo mondo.

L’opera pittorica della Emma ci conduce verso la gioia e la speranza , sentimenti espressi con un’inconsueta maestria , frutto di un lungo lavoro e di una passione sincera per l’arte.

L’artista traspone la realtà e gli episodi che la compongono in una sintesi che ci porta più lontani del previsto, per cui sono delle vere e proprie trasfigurazioni del quotidiano.

Sulla superficie dipinta avvengono delle piccole esplosioni di colore che raffigurano fiori, o anche luoghi che l’artista ha frequentato ed amato.

Pittura rapida senza compiacimenti , come fosse una scrittura fatta di piccole , intense pennellate che si pongono su campiture di colore come se queste fossero le fondamenta sulle quali costruire il quadro. Fondamenta ove la poesia si appoggia, la sua poesia ove anche il riguardante si pone, anzi si trasferisce.

Nelle sue opere migliori la Emi ci porta in un altrove sconosciuto ove solo il “trillare“ del suo fare pittura ci nutre.

Dei suoi quadri mi ricordo di certi ritratti di deserti giallastri, memoria di viaggi, riemerse, immagini raffigurate con sorprendente potenza, o anche di un dipinto dove un treno entra in scena come un fulmine a ciel sereno, insomma un arrivo inaspettato che sta per attraversare la scena, una scena pacifica ove sta per sopraggiungere una tragedia, ma quale?

Pietro Cascella